La proposta di Carminati, primario all'Ospedale di Legnano. E sul moltiplicarsi delle cause ai medici: «Difficile lavorare»
MILANO - Diecimila interventi, di cui settemila senza tagli. È il primato tutto italiano di Roberto Carminati, pioniere della ginecologia dolce che senza incisioni, attraverso il canale vaginale, asporta cisti ovariche e fibromi, opera le tube e blocca emorragie, applicando la chirurgia soft anche in alcuni casi di endometriosi e di tumori maligni ai primi stadi. Il ginecologo, dal '97 primario all'Ospedale Civile di Legnano (Milano), si racconta all'Adnkronos Salute. Da quando negli anni '70 all'ospedale sloveno di Lubiana cuciva batuffoli di cotone sul fondo di scatole di dentifricio, per allenarsi a operare in spazi ristretti, a quando in una clinica milanese si inventò una tecnica mista vaginale e laparoscopica, mentre sul lettino c'era la nipote di un famoso chirurgo presente all'intervento. Fino all'arrivo al San Paolo di Milano nell'83, alle prime pubblicazioni ufficiali e alla costruzione della '"valva Carminati", un ferro chirurgico progettato e costruito su misura... Leggi l'articolo
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